Punzonatura da Coil contro Pressa e Punzonatrice da Foglio
In questo nuovo video (che trovi in fondo all’articolo) andremo ad approfondire, con Andrea Dallan, i diversi sistemi per la punzonatura delle lamiere piane e i relativi quantitativi di prodotti, da realizzare in un anno, che determinano l’utilizzo di pressa e stampo, piuttosto che di una punzonatrice da foglio o da coil.
Partiamo dal grafico Produttività e Flessibilità.
Ad un estremo troviamo, per l’appunto, la voce “Produttività” che sta ad indicare il quantitativo di pezzi da produrre in un anno (decine, centinaia, milioni…).
Se produci milioni di pezzi, probabilmente il tuo sistema di produzione di riferimento è quello con pressa e stampo a passo e, sicuramente, lavori già da coil.
Ottimo modello di produzione, nulla da eccepire. Efficiente e perfetto per produrre enormi quantità, ma con un grande problema: gli stampi costano molto e ogni modifica richiede tanto, tantissimo tempo e implica costi molto alti.
Il “time to market” è molto lungo (mesi, addirittura anni!). Ciò significa che dal momento in cui vuoi produrre un pezzo, al momento in cui esso è effettivamente disponibile per la vendita, passa davvero moltissimo tempo!
Inoltre, e lo saprai meglio di me, non è possibile fare prototipi o pre-serie in modo semplice e, i tempi di set-up al momento del cambio della produzione sono lunghissimi, principalmente a causa del tempo fisiologico del cambio stampo.
Insomma, tutto tranne che una produzione “snella”.
Hai però innegabilmente il vantaggio dell’alta produttività e, lavorando da coil, sicuramente già ottimizzi al massimo l’utilizzo del materiale.
All’estremità opposta del grafico, invece, troviamo la “Flessibilità” e quindi le punzonatrici da foglio.
Considerata la loro alta flessibilità, non c’è alcun dubbio che esse siano la soluzione più indicata quando hai la necessità di produrre fino a un massimo di un centinaio di pezzi l’anno. Qualcuno si spinge addirittura fino a migliaia di pezzi, ma solo perché non ha ancora scoperto che delle alternative ci sono, e sono pure ottime.
La produzione da foglio, però, apporta due grandi problemi.
Il primo è sicuramente lo scarto di materia prima: dovendo inevitabilmente inserire fogli standard, lo scarto spesso supera addirittura il 20% della superficie totale del foglio!
Il secondo è la bassa produttività: non farti ingannare dalla velocità della punzonatrice a torretta!
Il vero problema della punzonatrice da foglio è sempre quello di doversi fermare ogni volta che, lavorato un foglio, ne deve caricare un altro. A questo “rallentamento”, quasi tutte le punzonatrici da foglio aggiungono poi il tempo necessario per il cambio utensile!
Non ha quindi senso contare i colpi al minuto del battente, è decisamente più corretto contare i pezzi a terra che vengono prodotti nelle otto ore di lavoro.
E nel territorio di mezzo, dove i lotti di materiale da produrre vanno dalle migliaia alle centinaia di migliaia di pezzi l’anno, quale sistema scegliere?
In quest’area, popolata da sempre più aziende, ci sono delle ottime soluzioni verso cui orientarsi.
1000, 10mila, 100mila pezzi l’anno (fino anche a 500mila), sono i quantitativi delle aziende che, come moltissimi nostri clienti, hanno un proprio prodotto, o lavorano come OEM.
Produttori di illuminazione, di quadri elettrici, di sistemi e macchine di ventilazione, di elettrodomestici, di mobili metallici, porte, pannelli di facciata e controsoffitto… le aziende che lavorano in questo ambito di produzione sono innumerevoli!
Per questo tipo di produzioni, la punzonatura a partire da coil (con l’eventuale aggiunta del modulo laser), offre sicuramente la miglior soluzione.
Rispetto alla punzonatrice da foglio, in questo caso lavoriamo a partire da coil.
Così facendo, ottimizziamo al massimo l’utilizzo del materiale, soprattutto quando montiamo una bobina della larghezza esatta del prodotto (e credimi, si può fare in moltissimi casi).
Già in questo modo, ci portiamo a casa un risparmio del 20% della materia prima che si trasforma immediatamente in cash flow positivo per la tua azienda.
Inoltre, siamo decisamente più veloci nella quasi totalità dei casi: la punzonatrice da coil non necessita del tempo di carico e scarico del foglio e di quello necessario per sostituire l’utensile, in quanto essi sono sempre tutti disponibili.
I tempi di produzione per pannellature (parlo di pezzo a terra), per esempio, possono andare dai 6 ai 24 secondi nella maggior parte dei casi.
Pezzi a terra, non battute al minuto!
Rispetto a quanto accade con la pressa con stampi a passo, in questo caso lavoriamo con utensili standard a torretta alta.
Così facendo, nell’eventualità in cui volessimo cambiare la posizione di un foro, possiamo farlo semplicemente modificando la sua posizione a programma (si, esattamente come in una punzonatrice da foglio).
I punzoni standard, inoltre, sono convenienti e vengono consegnati in pochissimi giorni da aziende come Pass, Wilson, Tool, Mate, Matrix e molte altre loro simili nel mondo.
Il “time to market” qui è di ore, non di mesi o anni.
Dal momento dell’ideazione di un prodotto, alla sua effettiva produzione, vi è giusto il tempo di programmare la macchina e montare la bobina in linea.
Questo sistema è scalabile e dà la possibilità, con presse in linea, di arrivare a produzioni di oltre 500mila pezzi all’anno.
Nelle punzonatrici da coil Dallan, inoltre, per migliorare ancora di più la flessibilità e la produttività della tua linea, puoi sempre aggiungere anche il modulo laser di lavorazione indipendente.
Non perdere tempo, contatta i nostri ingegneri e verifica con loro se la tua produzione è “qualificata” per passare alla punzonatura da coil.
È una grandissima occasione per recuperare produttività, efficienza e flessibilità e, soprattutto, per mettersi davanti alla concorrenza grazie a una tecnologia consolidata e alquanto collaudata come le punzonatrici da coil servoelettriche Dallan EXN.
Contatta subito i nostri esperti QUI.
Ti aspettiamo!
Andrea Dallan
CEO – Dallan Spa